05/05/2022

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Plenaria: Udienza con Papa Francesco

Udienza: la UISG incontro Papa Francesco

 

Image courtesy of Scatti Spontanei

 

Accoglienza radicale: in viaggio nelle periferie

 

"Non si possono prendere decisioni se non si ha la capacità di discernimento nella propria vita personale e nella propria comunità"

 

Ha avuto luogo oggi l'udienza con Papa Francesco presso l'aula Paolo VI della Città del Vaticano in occasione dell'Assemblea Plenaria UISG 2022.

Sr. Jolanta Kafka, Presidente della UISG, ha salutato il Santo Padre a nome di tutte le partecipanti all'evento.

Tra le prime parole del Papa: "un cristiano non può camminare senza comunità. Un cristiano va accompagnato, sempre".

Molti i temi affrontati oggi durante l'udienza: guerra in Ucraina, vita religiosa femminile, discernimento all'interno delle comunità religiose e colonialismo.

 

Molte anche le domande poste al Santo Padre che, con dedizione e pazienza, ha risposto approfondendo alcune delle questioni più salienti di queste ultime settimane dimostrandosi, ancora una volta, quanto più attuale e concreto, nelle sue orazioni e nei confronti delle religiose femminili provenienti da tutto il mondo.

Alcuni dei pensieri e considerazioni che Papa Francesco ha fatto si potrebbero sintetizzare con alcune parole, che "riassumono" il senso della vita religiosa:

La vita religiosa è scomoda

La vita religiosa si pone in mezzo: tra il popolo di Dio e le autorità ecclesiali

La vita religiosa è in cammino

La vita religiosa è preghiera, discernimento e creatività

La vita religiosa è chiamata ad andare oltre il colonialismo culturale

La vita religiosa è appartenenza, originale che va alle radici!

La vita religiosa è aria di famiglia

 

Nella sua relazione, Sr. Sheila Kinsey, fcjm sottolinea che la conversione personale e comunitaria è essenziale per stare attenti alle sfide ed esigenze dei più poveri.

Il progetto “Seminare speranza per il pianeta” è stata lanciata nel 2018 dal Direttivo UISG è ispirata all’Enciclica di Papa Francesco Laudato Si’ e ha come obiettivo che anche le religiose e i religiosi possano “diventare dolorosamente consapevoli” delle necessità della Terra e dei suoi abitanti e possano “scoprire cosa ognuno di noi può fare al riguardo”.

 

È necessario afferma Sr. Sheila fare un lavoro di azione globale, attraverso le 32 costellazioni presenti nell’UISG, possiamo dividere le ‘azioni’ che privilegiano il fare ma anche nell’aggiornamento delle partecipanti, soprattutto ora per quanto riguarda il coinvolgimento del programma Laudato Sii action plan, che promuove la cura del creato e della terra e tutto ciò privilegiando la metodologia sinodale. Strumenti questi consegnati  ai facilitatori e seguitori (followers) per poter vivere e essere sempre di più pratici, informativi, sfidanti e incoraggianti.

 

Il racconto e la relazione molto dettagliata di Sr. Gabriella Bottani smc, responsabile del progetto Talitha Kum ha messo in evidenza che, se è vero che “stiamo attraversando un tempo di crisi, di vulnerabilità, questo è un tempo prezioso che ci richiede di vivere in stato costante di conversione, che è cambiamento, che è osare percorsi nuovi”. 

Evidenzia come il lavoro svolto è frutto di una relazione fra le tre aree costitutive e fondanti del coordinamento globale: Lavoro in Rete, Formazione e Comunicazione, così come le altrettante tre aree specifiche scelte dall’Assemblea Generale di Talitha Kum per il periodo 2020-2025: Advocacy, Prevenzione e Coinvolgimento delle sopravvissute. Nell’insieme esse mettono in evidenza quattro obiettivi e atteggiamenti, che elenchiamo qui sotto:
curare le vittime della tratta e dello sfruttamento umano e le persone a rischio;
guarire le ferite fisiche, psicosociali e spirituali;
empower le vittime e i sopravvissuti, così come le persone a rischio, amplificando le loro voci;
rigenerare la dignità umana promuovendo l'accesso alla giustizia. Ricordando nel finale della sua relazione che i continenti più stimolanti e che richiedono nella loro attuazione percorsi nuovi e alternativi sono richiesti e sollecitati dei continenti dell’Asia, l’America Latina e l’Africa che offrono prospettive di futuro.

 

La presentazione del programma Protezione e tutela dei minori e degli adulti vulnerabili,  è stato iniziato da Claudia Giampietro attraverso l’immagine iniziale degli slides che era una piantina che sta crescendo. Questa immagine definisce il programma di cura e tutela che è iniziato nel 2019 dopo il vertice sulla Protezione dei minori che si è svolto in Vaticano, dove era presente anche l’UISG. Un’agenda comune, attraverso sottogruppi che si sono impegnati con altri programmi specifici e graduali per la base ha significato lo sviluppo e la crescita in questi anni. La possibilità dell’interconnettività ha dato origine alla collaborazione e legami virtuali e in presenza tra membri differenti anche nei luoghi più lontani e soprattutto ha favorito la collaborazione con la Commissione Pontificia per la Tutela dei minori, partener specifico e collaborativo.  

 

Avere strumenti di prevenzione, protocolli e un atteggiamento di ascolto, per creare una cultura di sicurezza e protezione per un rispetto dei diritti fondamentali, assumendo atteggiamenti sempre più liberi, sani, trasparenti e adulti. Concludeva la presentazione Sr. Tiziana Merletti, spf con l’auspicio di essere e diventare sempre più “artigiane di cura” perché la nostra vita possa essere, a servizio della vulnerabilità nostra e dei nostri fratelli e sorelle una feritoia attraverso la quale possiamo incontrare il Risorto!

 

Sr. Niluka Perera, rgs ha presentato infine il progetto Catholic Care for Children (CCC).  Creato nel 2020 dalla UISG, che si è data come obiettivo ideale “Una famiglia per ogni bambino”. Il nostro progetto mira ad espandere a livello internazionale il raggio d’azione del movimento di Catholic Care for Children, nato in Uganda, Zambia e Kenya. Riunisce e cerca di lavorare in rete, per far sì che l’assistenza ai minori, sia per una crescita integrale non solo per le Suore ma anche per i protagonisti, i bambini. “La protezione dei diritti fondamentali diritto dei bambini a crescere in un ambiente familiare, di ricevere nutrizione, educazione e sostegno, sono doveri della famiglia e della società” (Papa Francesco).

 

Sr Cinzia Giacinti e Miriam Di Bartolo

 

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