26/06/2025

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Gestione Economica dei Religiosi: Una Voce Unanime per il Cambiamento

Gestione Economica dei Religiosi: Una Voce Unanime per il Cambiamento

 


Pubblicati i risultati dell'incontro USG-UISG: emerge una forte richiesta di creare un luogo istituzionale di confronto per gli economi e le econome generali, insieme a una maggiore formazione e azioni congiunte.

 


Una richiesta chiara e condivisa per una maggiore collaborazione, formazione e azione comune. È questo il messaggio principale emerso dall'incontro "La «buona» gestione economica di un Istituto religioso oggi", tenutosi a Roma il 19 febbraio 2025 e promosso dall'Unione dei Superiori Generali (USG) e dall'Unione Internazionale delle Superiore Generali (UISG).

L'evento ha visto una notevole partecipazione, con oltre 450 superiori/e generali ed economi/e generali riuniti sia in presenza presso la sede della UISG che online.

A seguito della presentazione di un'indagine campionaria analizzata dal Dott. Alessandro Pellizzari, i partecipanti sono stati suddivisi in 44 gruppi di lavoro con un compito preciso: individuare una o due azioni economico-gestionali prioritarie da attuare a livello intercongregazionale.

I risultati di questo lavoro collettivo, presentati in un video dal Dott. Pellizzari, delineano una roadmap precisa per il futuro della gestione economica negli istituti religiosi.

 


Le Quattro Priorità Emerse dall'Incontro

Dall'analisi delle risposte dei 44 gruppi di lavoro, sono emerse quattro richieste prioritarie principali:

  • Creazione di un Luogo Istituzionale di Confronto (70%): La richiesta più sentita, avanzata da 31 gruppi su 44 (il 70%), è la creazione di un "luogo istituzionale 'ufficiale' di confronto continuo e operativo tra gli economi/e generali". È significativo notare che la stragrande maggioranza di questi (l'81%) ha specificato che tale organo dovrebbe nascere all'interno dell'associazione unica di USG e UISG.
     
  • Formazione Periodica per Economi/e (41%): Al secondo posto, con il 41% delle preferenze (18 gruppi), si trova la necessità di organizzare "incontri e corsi di formazione periodica" specifici per gli economi e le econome.
    Durante la presentazione dei risultati, è stato inoltre sottolineato come il 50% di questi gruppi abbia richiesto esplicitamente di coinvolgere in questi percorsi formativi anche i laici che collaborano negli economati generali.
     
  • Azione Congiunta verso Esterni (20%): Il 20% dei gruppi (9 su 44) ha indicato come prioritaria un'"azione congiunta intercongregazionale nei confronti di Stato, fornitori, banche, fondi d'investimento, etc".
    Questa richiesta evidenzia la volontà di presentarsi come un fronte unito per avere maggiore forza contrattuale e rappresentatività.
     
  • Coinvolgimento del Dicastero per i Religiosi (9%): Infine, il 9% dei partecipanti (4 gruppi) ha richiesto un "potenziamento del coinvolgimento del Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica (DIVCSVA)" per favorire il confronto e la formazione a livello degli economati generali.

 


Prossimi Passi

Come sottolineato dal Dott. Pellizzari, queste richieste sono già state inoltrate ai vertici di USG e UISG per valutarne la fattibilità e le modalità di attuazione. Da parte loro, le due Unioni hanno promesso di farsi carico di queste istanze e di lavorare per creare gli spazi di incontro e formazione richiesti.

I risultati dell'incontro del 19 febbraio non sono solo un'analisi, ma un vero e proprio mandato che le congregazioni hanno affidato ai loro organi di rappresentanza, segnando un passo importante verso una gestione economica sempre più collaborativa, competente e trasparente.

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