
02/09/2025
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Guaritrici ferite: la testimonianza di Suor Lorena Jenal in Papua Nuova Guinea
Guaritrici ferite: la testimonianza di Suor Lorena Jenal in Papua Nuova Guinea
In Papua Nuova Guinea, accuse di stregoneria continuano a mettere in pericolo la vita di centinaia di donne. In risposta a questa violenza, Suor Lorena Jenal, missionaria svizzera delle Suore Francescane della Divina Provvidenza, ha scelto di restare e lottare. Da oltre quarant’anni, vive tra le comunità delle Highlands Meridionali, dove ha visto la bellezza di un popolo — e anche le sue ferite più profonde.
In un’intervista realizzata da Common Home TV, piattaforma digitale dei Redentoristi dell’Oceania, Suor Lorena racconta con lucidità e compassione la sua missione: salvare donne accusate di stregoneria, spesso torturate, emarginate e abbandonate. Il video, prodotto in collaborazione con Missio Aachen, dà voce a una storia che interpella tutte e tutti: la difesa della dignità femminile come atto di fede.
“Le donne forti sono percepite come una minaccia,” afferma. “È il patriarcato che alimenta queste accuse.”
House of Hope: un rifugio per ricominciare
Nel 2021, Suor Lorena ha fondato la House of Hope (Casa della Speranza), un centro di accoglienza e riabilitazione per donne sopravvissute alla violenza legata ad accuse di stregoneria. Situata nella regione di Mendi, questa casa offre protezione, cure mediche, sostegno psicologico e accompagnamento spirituale a chi ha vissuto esperienze estreme di tortura e esclusione sociale.
A oggi, più di 350 donne hanno trovato rifugio nella House of Hope. Alcune, dopo un percorso di guarigione, hanno scelto di tornare nei propri villaggi per raccontare la propria storia e rompere il ciclo della paura. Le attività proposte spaziano dalla preghiera al canto, dalla danza alla terapia del grido — gesti semplici ma profondamente liberatori, che aiutano le donne a riscoprire la propria voce, la propria dignità, la propria forza.
“Insegniamo loro che possono dire tutto, che hanno il diritto di parlare. Molte di loro non hanno mai avuto la possibilità di essere ascoltate.”
Suor Lorena chiama queste donne “guaritrici ferite”: testimoni di una speranza che si fa concreta, capace di generare trasformazione non solo personale, ma anche comunitaria.
Come UISG, desideriamo condividere questo contenuto con tutta la nostra rete di religiose e comunità, per continuare a camminare insieme a chi, come Suor Lorena, trasforma il dolore in speranza e la paura in azione di giustizia.