In un'intervista con la UISG, suor Geraldine Sasirekah Eusabius, una suora missionaria clarettiana dello Sri Lanka che opera in India, ha condiviso la sua esperienza del Giubileo dei Giovani 2025 a Roma.

Ha partecipato come membro della Rete Giovanile Claret Way, che ha riunito circa 500 giovani provenienti da vari paesi di missione.

“Vedere l'energia e la gioia di così tanti giovani mi riempie di speranza, non solo per me stessa, ma per tutta la Chiesa”, ha affermato.

Per suor Geraldin, il Giubileo è uno spazio di profonda ricerca spirituale, dove giovani di culture diverse si riuniscono con il desiderio di trovare un senso, la fede e l'appartenenza.

«Non sono solo turisti, sono alla ricerca di uno scopo. Anche con le barriere linguistiche, comunicano con bellezza e costruiscono unità».

L'esperienza è stata anche fonte di rinnovamento per lei come donna consacrata:

«Le nostre vocazioni sono state rinfrescate. Ci rendiamo conto di quanto siamo chiamate ad accompagnare i giovani, non solo come futuri leader, ma come presente della Chiesa».

Descrive il Giubileo come un momento pieno di grazia, uno specchio che riflette la sua chiamata e una finestra sulla speranza della Chiesa per il domani.