05/05/2025

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Al via la XXIII Assemblea Plenaria della UISG: “Vita Consacrata, una Speranza che Trasforma”

Al via la XXIII Assemblea Plenaria della UISG: “Vita Consacrata, una Speranza che Trasforma”

 

Più di novecento Superiore Generali si sono riunite oggi a Roma, presso l’Ergife Palace Hotel, per l’apertura della XXIII Assemblea Plenaria dell’Unione Internazionale delle Superiore Generali (UISG), in un momento particolarmente significativo per la Chiesa, segnato dalla recente scomparsa di Papa Francesco e dall’attesa del nuovo Pontefice.


Ad aprire i lavori è stata suor Mary Barron, Presidente della UISG, introducendo il tema dell’assemblea: “Vita Consacrata: Una Speranza che Trasforma”. Nell’anno giubilare e nel 60° anniversario della fondazione della UISG, suor Barron ha esortato le partecipanti a essere “pellegrine di speranza”, testimoni di unità e solidarietà in un mondo ferito, in linea con l’eredità spirituale e pastorale di Papa Francesco. Ha ricordato l’importanza dell’incontro personale con Cristo, dell’autorità come servizio, della vulnerabilità come risorsa, della forza della preghiera e del valore della sinodalità.


Nel corso della mattinata, suor Mary Barron e suor Patricia Murray, Segretaria Esecutiva, hanno presentato il Rapporto UISG 2022-2025, illustrando l’ampia azione dell’Unione: programmi di formazione sulla leadership e la sinodalità, l’impegno della rete Talitha Kum contro la tratta di esseri umani, il progetto Catholic Care for Children International per un’assistenza familiare dei minori, la vicinanza profetica a migranti e rifugiati in luoghi simbolici come Lampedusa, e iniziative ecologiche ispirate alla Laudato Si’.


Il lavoro della UISG — hanno sottolineato le partecipanti — si distingue per la sua portata globale, la capacità di raggiungere anche i contesti più periferici, e il sostegno concreto a comunità segnate da crisi, come in Indonesia e nella Repubblica Democratica del Congo. Una testimonianza viva della speranza che “non si arrende e continua a camminare anche quando tutto sembra crollare”, come ricordava Papa Francesco.


Nel pomeriggio, la sessione è proseguita con l’intervento di suor Mariola López Villanueva, rscj, che ha approfondito il tema della speranza a partire dalla Scrittura. “La speranza — ha detto — è una corda che Dio ci tende. È vincolo d’amore, cura, fiducia, e responsabilità”. Un messaggio potente che invita la Vita Consacrata a “tessere reti che curano e rigenerano”, vivendo come umili pellegrine accanto agli esclusi, certi che la presenza di Dio rende feconde le nostre vite e le nostre comunità.


La giornata si è conclusa con momenti di condivisione ai tavoli di lavoro, oltre 90, dove le partecipanti hanno riflettuto sui contenuti emersi e li hanno rielaborati attraverso il metodo della conversazione nello Spirito, culminando nella preghiera conclusiva.

 

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