03/07/2025

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La Vita Consacrata: una speranza che trasforma

La Vita Consacrata: una speranza che trasforma

 

Il testo è di Sr. Mariola López Villanueva, RSCJ, pubblicato nel Bollettino UISG 187/2025

 

“Il Signore desidera aprire una strada nei nostri cuori

per entrare nella nostra vita e fare il suo viaggio”

 

In questo anno giubilare si scrive e si parla molto della speranza. Come possiamo continuare a parlare di speranza in un mondo che sembra diventare sempre più inospitale, dove milioni di esseri umani subiscono violenze, soffrono la fame, sono costretti a lasciare la propria terra, vedono ignorati i propri diritti più elementari e sono devastati dall’indifferenza...? Stiamo attraversando un secolo profondamente segnato dalle guerre, dalle polarizzazioni e dalla demonizzazione dell’altro, diverso da me, e, paradossalmente, benedetto e pieno di potenzialità, perché è il tempo in cui il Signore viene.

 
Come donne chiamate da Gesù, è proprio nelle fratture del nostro mondo che abbiamo più bisogno di abitare la causa della speranza. Una speranza che alberga nel cuore, nel luogo dei nostri desideri più profondi, nel contatto con ciò che siamo e con ciò che viviamo. Per essere in contatto con la speranza che trasforma, dobbiamo andare in profondità e da lì parlare di noi e di tutto ciò che non osiamo dire ad alta voce, ma che si muove dentro di noi.


Quali parole offrire a questa comunità internazionale di donne leader, donne che desiderano incoraggiare e ispirare, infondere speranza ad altre donne e ad altri compagni di missione? Quello che posso condividere con voi non è il frutto di una grande conoscenza, ma di ciò che ho sentito e gustato nel corso degli anni, nei miei incontri con religiose di diverse congregazioni e di diverse età, alcune delle quali sono diventate per me vere e proprie sorelle e compagne di strada.


Sul sito web della UISG ho trovato le risposte riguardo al significato di una “speranza che trasforma” e a come questa possa influenzare la vita quotidiana delle religiose. Suor Ann Carbon ha affermato che “la speranza è aggrapparsi a qualcosa...”, e ho scoperto con piacere che in ebraico le due parole che indicano la speranza (miqwah e tipwah) derivano da qaw, termine che nella sua forma verbale ha anche il senso di sperare. La speranza è una corda che Qualcuno ci tende e alla quale ci aggrappiamo.

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