03/03/2024

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Unità nella Diversità

Unità nella Diversità

 

Intervista a Sr. Mary Johnson , Superiora Generale delle Suore de Notre Dame de Namur (SNDdeN), durante l'incontro congiunto UISG-USG (22-24 novembre 2023).

 

Penso che il Sinodo porti speranza non solo alla Chiesa, ma anche al mondo. La visione di diversi uomini e donne, provenienti da differenti nazioni, che servono in molti ruoli diversi nella Chiesa, seduti intorno ai tavoli dell'Aula del Sinodo, è un'immagine che ricorderò sempre. Le religiose di molte nazioni, negli ultimi decenni siamo state sedute intorno a tavoli nelle nostre assemblee e nei nostri capitoli. Ma vedere una riunione della Chiesa di questa importanza, usare questa immagine potente: non c'era un capo, non c'erano i piedi del tavolo, c'era uguaglianza di voce e uguaglianza di ascolto.

 

Credo che quell'immagine continuerà a essere un'immagine motrice mentre andiamo avanti e viviamo il Sinodo. In questo momento, penso che il Sinodo abbia dato speranza mostrando al mondo che le persone possono avere punti di vista molto diversi, provenire da esperienze molto diverse con mentalità molto diverse, e che possono riunirsi per cercare di capire e discernere collettivamente, e nel nostro caso, per la Chiesa, per discernere la volontà di Dio, il desiderio di Dio per la Chiesa stessa e il lavoro della Chiesa.

 

Mi ha dato una grande speranza, in un momento di tremenda frattura nel mondo, che persone che hanno posizioni molto diverse possano anche sostenere collettivamente i punti di vista di altre persone e arrivare, si spera, a un punto in cui nell'ottobre del 2024 faranno un dono ancora più profondo e più grande alla Chiesa e al mondo.

 

Il modo più ovvio in cui uomini e donne potrebbero collaborare sarebbe attraverso i nostri ministeri. Le religiose e i religiosi, negli ultimi decenni, hanno continuato a sostenere i ministeri storici e quelli che alcuni chiamano ministeri tradizionali, andando allo stesso tempo ai margini della società, creando nuovi ministeri in risposta ai bisogni della gente del nostro tempo, specialmente di coloro che soffrono.

 

Penso che sarebbe molto emozionante e sarebbe una testimonianza potente, vedere donne e uomini religiosi che provano cose nuove in termini di ministero e condividono queste idee, specialmente con i più giovani, per dimostrare l'energia e la creatività del ministero.

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