13/07/2022

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Plenaria UISG: ultima fase

Vulnerabilità e Sinodalità: ultima tappa dell’Assemblea UISG

 

“La trasformazione è necessaria per il cambiamento di cui abbiamo bisogno e che vogliamo. Faremo la differenza.”

Sr. Nadia Coppa, Presidente della UISG

 

Si è tenuto il giorno 11 Luglio l’ultimo incontro online della Plenaria UISG 2022, percorso iniziato e concluso in modalità mista per permettere alle Superiore Generali di tutto il mondo di poter partecipare. Presenti, in questo ultimo appuntamento, quasi 300 sorelle. 

 

Sr. Nadia Coppa, Presidente della UISG, che ha dato il benvenuto alle partecipanti ringraziandole per la presenza in questo viaggio, ha infatti sottolineato l’importanza di considerare la sinodalità non come un’ideologia ma come la vera essenza dell’essere donne consacrate, come “impegno profetico sinonimo di partecipazione, dialogo, responsabilità, partecipazione e cura degli altri.”

 

L’obiettivo di questo incontro era riflettere sulla bozza di sintesi dei contributi che i Consigli generali degli Istituti membri della UISG e USG hanno inviato in risposta al questionario sulla Sinodalità, inviato dalle due Unioni qualche mese fa.

Dopo aver ascoltato le osservazioni di tre dei quattro teologi/ghe che hanno letto e sintetizzato i contributi, le Superiore hanno potuto dialogare, divise in gruppi linguistici, sui documenti.

 

Temi più discussi: il processo sinodale nelle congregazioni, la conversione, il clericalismo e l’invito all’ascolto di chi è più vulnerabile e vive ai margini della società. 

 

Un contributo fondamentale nell’analisi degli scritti, è stato fornito da Sr. Maria Cimperman, rscj, che ha invitato le sorelle presenti a riflettere sul concetto di “Chiesa polarizzata”, nettamente opposta alla forma sinodale a cui bisogna tendere oggi: in una chiesa monopolizzata esiste infatti divisione e non c’è dialogo né profonda conversazione. “E’ soltanto connettendoci le une con le altre, infatti, che possiamo guardare alle differenze con reale affetto.”, ha affermato Sr. Maria.

 

Sr. Gemma Simmonds, cj, ha invece posto l’attenzione sulla critica ad alcuni aspetti specifici della vita consacrata, emersi dall’analisi dei testi inviati: gerarchia, clericalismo e abusi di diversa natura spiegando la necessità di autorità collaborative e partecipative in grado di ascoltare e rispondere in modo efficace.

“Dove c'è una mancanza di autorità collaborativa e partecipativa, c'è l'infantilizzazione dei membri che porta alla stagnazione dello spirito e delle strutture”, ha affermato.

 

“Nei documenti inviati si evince grande diversità nei vostri carismi ma c’è un elemento comune che ci unisce: la sinodalità come carità, sorellanza e fratellanza tra tutti”, ha dichiarato Padre Luis Orlando Torre Santos, prima di dare avvio ai lavori di gruppo che si sono concentrati su:
-    Elementi da sottolineare nel documento
-    Elementi mancanti nel documento
-    Azioni per dare forza e concretezza al documento.

 

Di grande rilevanza sono state alcune delle riflessioni emerse, relative prevalentemente a: collaborazione tra congregazioni maschili e femminili, formazione per un cambiamento che porta ad una governance partecipativa e circolare, impegno nel lavoro con i Governi Generali e le Costellazioni condividendo progetti locali.
 

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Prima della conclusione dell’ultima giornata della Plenaria, si è ancora una volta ricordata l’importanza della formazione a partire dai seminari e dell’ascolto reciproco: “Le donne sono state fondamentali come autrici di questo documento e noi stiamo lavorando con grande umiltà. Questo è un processo in cui impegnarci tutti insieme”.

 

È proprio con la promessa di un lavoro congiunto che termina questo percorso della UISG: “accettiamo le nostre vulnerabilità, abbracciamole e continuiamo a percorrere insieme questo viaggio sinodale”.

 

a cura dell'Ufficio Comunicazione UISG

 

Leggi il messaggio scritto dalle sorelle uditrici durante la sessione plenaria a Roma

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