19/12/2023

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Bollettino UISG 182/2023

Bollettino UISG 182/2023

 

Camminare insieme nella saggezza dello Spirito

 

Sinodo significa camminare insieme. E’ lo Spirito del Risorto che ci rimette in cammino,  come ha fatto con i discepoli di Emmaus. Essi, dopo aver riconosciuto il Signore, hanno  compreso che la loro missione poteva essere vissuta pienamente solo nell’andare verso gli altri e nella comunità.


E’ lo Spirito che costruisce il regno di Dio nella storia e ci fa tutti discepoli, ai piedi di Gesù,  per ascoltarlo, per vivere la Sua Parola e portare a tutti il suo annuncio di misericordia. 


E’ lo Spirito che ci fa camminare insieme verso l’esperienza della comunione,  dell’accoglienza, dell’inclusione.


Il cammino sinodale non finisce mai. Lo Spirito continuerà a spingerci verso la pienezza  della nostra vita e della nostra missione. Ce lo insegna Maria, donna dello Spirito, donna  dell’ascolto, Lei, nostro modello nel cammino della fede, è “beata” perché “ha creduto  nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto” (Luca 1,45). Ha camminato umilmente  col suo Dio, lasciandosi condurre dal soffio dello Spirito, che ha realizzato in lei il primo  capolavoro della redenzione.

 

Il pellegrinaggio di Maria con lo Spirito
Sr. Shalini Mulackal, PBVM

“Maria è ciò che dobbiamo diventare”, dice George Maloney. Questa è una grande sfida  che ci viene posta come persone consacrate nella Chiesa. Innanzitutto, Maria ci invita a  prendere coscienza dello Spirito che abita in noi. Con il Battesimo e la Cresima, lo Spirito è stato effuso nei nostri cuori. La nostra consacrazione religiosa non significa altro che il  vivere la nostra consacrazione battesimale in un modo migliore e più profondo. La vita  consacrata è una vita vissuta in compagnia dello Spirito. Come Maria, siamo chiamati a  fare dello Spirito il compagno e l’amico della nostra anima. È una chiamata a essere in  profonda unione con Dio. E’ stato questo l’obiettivo e lo scopo primario di questa forma di vita fin dal principio, quando ha avuto inizio nel deserto: un’intensa ricerca di Dio.

 

Camminare nella saggezza dello Spirito
Dott.ssa Jessie Rogers 

Essere pienamente umani significa essere dipendenti gli uni dagli altri e sperimentare una vulnerabilità condivisa. Come creature che vivono all’interno della comunità dello Spirito, siamo stati creati per essere aperti e sensibili agli altri. La comunità dello Spirito è un luogo di “ospitalità narrativa” in cui usciamo dall’isolamento del nostro io per ascoltare  le storie degli altri, raccontate con la loro voce. Siamo attratti dalla solidarietà perché “una volta che prestiamo ascolto ad un altro, rendiamo la sua vita e la sua storia parte della 
nostra storia”.
Allo stesso modo, quando parliamo con onestà e coraggio, diventiamo parte della storia degli altri.


La Spiritualità dell’Inclusione
Sr. Nurya Martínez-Gayol, ACI

Nel cammino sinodale non si tratta di “camminare semplicemente insieme”, ma di far sì  che questo cammino sia libero e consapevole e renda possibile l’ascolto dello Spirito che  parla dall’alto e dalle mediazioni - non solo quelle istituite, ma dalla sua presenza in ogni  “altro” che è anch’esso abitato da quello Spirito -, il dialogo (pensare, parlare insieme) tra coloro che camminano insieme, per poter discernere il messaggio dello Spirito e  procedere verso una “comunione” che è il fine ultimo di questo processo e cammino. Ciò su cui vorrei richiamare l’attenzione, come prima cosa, è l’impossibilità che questo ascolto, dialogo, discernimento e comunione possano essere veri se non sono inclusivi, se non sono capaci di generare un “noi” sempre più grande e fraterno.


Come accompagnare le nostre Famiglie Religiose in uno stile sinodale verso  l’intercongregazionalità
Sr. Patricia Murray, IBVM 

Nelle varie consultazioni sinodali è emersa la difficoltà di creare possibilità concrete per  vivere la comunione, la partecipazione e la missione attraverso strutture e istituzioni,  coinvolgendo persone adeguatamente formate e sostenute da una spiritualità viva.  Occorre quindi rivedere le strutture e i processi istituzionali e di governance per far crescere una dinamica sinodale in tutta la Chiesa. Quando guardiamo alla vita consacrata, vediamo che ogni congregazione ha sviluppato la propria missione e i propri ministeri spesso senza riferimento ad altre congregazioni religiose. In realtà a volte c’è stata intensa competizione tra le congregazioni invece che cooperazione. Molte tensioni sono sorte nell’incontrare la diversità sia all’interno di una congregazione che nella vita religiosa. C’è un grande bisogno di sviluppare una spiritualità che accolga le differenze e promuova l’armonia. 


Abbracciare la nostra vulnerabilità. Un gesto di umiltà o una chiamata alla trasformazione?
Dr. Ted Dunn

I religiosi non sono immuni alla frammentazione. Le comunità, come qualsiasi gruppo con una lunga storia alle spalle, accumulano bagagli emotivi, anni di ferite e conflitti irrisolti. Riconciliare questi conflitti, riconciliare le relazioni e curare le ferite della comunità è il lavoro essenziale per la trasformazione. È anche il tallone d’Achille delle comunità, poiché nessuna comunità riuscirà ad avere successo senza una formazione e un’assistenza adeguate. È un lavoro personale e interpersonale doloroso che la maggior parte delle comunità evita. Senza questo lavoro di riconciliazione e conversione, però, non ci sarà trasformazione. I membri si allontaneranno emotivamente e l’insieme collettivo diventerà  sempre più frammentato.

 

Bollettino UISG 182/2023

24/01/2024

Maria Balvina Medrano Villatoro

Muchas gracias por este importante documento.

21/12/2023

Domingas Filipa Lucas

"Sínodo significa Caminar Juntos" Es una gran oportunidade en este momento reflectirmos en aspectos que apuntan el centro de nuestra Consagracíon de un modo intercongregacional. Dios sea alabado pela sabediria de todos aquelos que nos han hablado.

21/12/2023

Mabel Romero

Un documento muy importante e interesante

20/12/2023

Sr. Angela Bianchet

Grazie per i commenti sulla realtà sinodale, che ogni congregazione dovrebbe seguire e mettere in pratica. La Vita Religiosa ha "normalmente" la struttura sinodale, ma spesso riconosciamo in certi atteggiamenti più una struttura "clericale"! Per essere "Luce nel Mondo" dobbiamo seguire i consigli del Vangelo: essere uniti nell'amore e formare un solo gregge in un solo ovile. Buon Natale e felice Anno Nuovo, Sr. Angela ADJC

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