29/04/2022
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La tutela di situazioni di vulnerabilità
La tutela di situazioni di vulnerabilità: linee guida
Workshop – La tutela di situazioni di vulnerabilità: linee guida
La UISG ha promosso un Workshop sul tema “La tutela di situazioni di vulnerabilità: linee guida” un incontro prima della Plenaria di Maggio.
L’incontro si è svolto in presenza con la partecipazione di 80 Superiore generali divise in 4 lingue di appartenenza spagnolo, francese, inglese e italiano nelle giornate del 28 e 29 aprile 2022.
Uno delle relazioni è stato di sr. Delfina Moral Carvajal una suora domenicana, docente di Diritto Canonico alla Pontificia Facoltà Angelicum di Roma.
Il suo intervento è stato caratterizzato da una panoramica iniziale che ha introdotto l’assemblea al tema e nello stesso tempo ha offerto e delineato alle partecipanti alcuni concetti base del diritto canonico sulla gestione e l’abuso dell’autorità sia dal punto di vista morale, economico e sessuale.
Sottolineando come “la carità non è contraria al castigo, ma il castigo possiamo dire potrebbe essere uno strumento per ristabilire la giustizia e riparare la colpa”.
Il tema della riparazione, nei suoi diversi ambiti e livelli è uno degli aspetti primari della cura alla dignità integrale della persona, soprattutto la più fragile e vulnerabile.
Sr. Delfina auspica così tre aspetti chiave che possiamo riassumere in queste tre parole: la trasparenza, il discernimento e la giustizia perché questo cambio culturale possa essere attuato e riconosciuto nel processo di credibilità che la Chiesa sta affrontando.
Le relazioni si sono intervallate a momenti di dibattito partendo dalle domande che le Superiori generali hanno posto, soprattutto sulle linee guida per le congregazione in tema di Abusi.
La D.ssa Myriam Wijlens ha parlato di “Abuso di coscienza e abuso spirituale nel diritto canonico”
La Dottoressa Myriam, membro del Pontifica Commissione per la Tutela dei Minori nel suo intervento ha raccontato una storia di vita, che l’ha coinvolta come docente di Diritto Canonico.
Sottolineando l’importanza di tre livelli base per vivere l’integrità della persona nella sua dignità e delle Congregazioni nei loro ambiti specifici di gestione dell’autorità, dato che ogni abuso nasce da una gestione sbagliata dell’autorità.
1) il foro interno e foro esterno, a livello personale per cercare sempre di porre una differenza e un rispetto della persona nella sua dignità e soprattutto nella sua libertà di coscienza.
2) più a livello Istituzionale, la Chiesa in questo è maestra per far vivere agli Istituti una certa gestazione un processo di maturazione e di sviluppo di un Istituto che rispetta una certa gradualità.
3) una gestione dei leader nella sinodalità e variabilità delle persone e nell’esercizio dell’autorità la celebrazione di Capitoli sempre più sinodali e che possano sviluppare una sinergia alla base, per riuscire a trattare i membri da persone adulte.
Nel finale la Dottoressa Myriam, si rivolge alle Superiori generali offrendo loro come una lista di controllo da attuare nelle visite alle Comunità composta da alcune domande chiave per riuscire a capire cosa le Comunità stanno vivendo dal punto di vista dell’autorità e obbedienza.
La sua conclusione è stata “che la supervisione e verifica nelle vostre Comunità, fa parte dell’attenzione e prevenzione, perché possa esserci e attuare una leadership capace di prendersi cura di tutti e tutte, soprattutto a partire dai più fragili e vulnerabili”.
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