20/06/2023

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Le parole della Presidente sull'Instrumentum Laboris

L'intervento di Nadia sull'Instrumentum Laboris

 

L'intervento di Sr. Nadia Coppa, ASC, Presidente dell'UISG durante la Conferenza Stampa di Presentazione dell'Instrumentum Laboris e della Metodologia della prima sessione della XVI Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi sul tema: “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione, missione” (4-29 ottobre 2023).

 

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Sappiamo che la parola “sinodalità” deriva dalle parole greche “syn” (insieme) e “hodos” (strada, sentiero). Questa è, secondo Giovanni Crisostomo, la definizione della Chiesa (cfr PG 55, 493): è entrare in questo camminare insieme con tutto il popolo di Dio che, nato dal battesimo e con l’unzione dello Spirito: è il cammino che Dio attende dalla Chiesa nel Terzo Millennio e questa è una strada che si percorre insieme guidati dallo Spirito che si realizza attraverso l’ascolto comunitario della Parola e la celebrazione dell’eucaristia, la fraternità della comunione e la corresponsabilità e la partecipazione di tutto il popolo di Dio, ai vari livelli e nella distinzione dei diversi ministeri e ruoli. 


L’esperienza della sinodalità è prima di tutto un’esperienza dello Spirito, è un cammino aperto, non tracciato in anticipo, che si tesse grazie all’incontro, al dialogo e alla condivisione che viene ad allargare e modificare la visione di ognuno. 


Essere chiesa sinodale, leggiamo nell’Istrumentum Laboris, è riconoscere la dignità comune derivante dal Battesimo , che rende coloro che lo ricevono figli e figlie di Dio, membri della sua famiglia, e quindi fratelli e sorelle in Cristo e inviati a compiere una comune missione (n.20). E’ essere una Chiesa dell’ascolto che “segna e trasforma tutte le relazioni che la comunità instaura con i suoi membri, con le altre comunità di fede e con la società nel suo complesso” (n.22).


Per entrare nello stile e nella pratica della sinodalità, abbiamo bisogno di coltivare le attitudini spirituali dell’incontro e del dialogo, dell’accoglienza che abbraccia e include tutti, dell’umiltà che spinge a chiedere perdono e ad imparare da tutti. Abbiamo bisogno di sentirci Chiesa dialogante, pronta a promuovere il passaggio “dall’io” al “noi”, disposta a cercare la verità e a non lasciarsi schiacciare dalle tensioni.  Emerge con forza la necessità di porsi l’uno accanto all’altro nel progettare e lavorare per l’edificazione del Regno. Abbiamo bisogno di uno stile di compartecipazione privo di ogni forma di supremazia che prediliga la circolarità e la corresponsabilità.


Entrare nella sinodalità significa accettare di mettersi in cammino, di vivere da pellegrini in una Chiesa pellegrina; è una danza insieme nella quale tutti, pastori e fedeli, grazie a un dialogo vivo e a una condivisione nella fiducia, si muovono in relazione gli uni con gli altri, nell’ascolto reciproco e comune della musica dello Spirito. La sinodalità è un’esperienza di incarnazione che ci pone in ascolto del reale, del grido dei poveri e dei bisogni del mondo. 
È l’esperienza del rinnovamento di una Chiesa diventare sempre di più una Chiesa relazionale, inclusiva, dialogante e generativa, vale a dire una Chiesa che si lascia formare e rinasce, nel dinamismo dello Spirito e grazie a coloro che la fanno vivere.


La sinodalità non è un cammino segnato in partenza e richiede di aprirsi all’inatteso di Dio che, attraverso l’ascolto degli altri, giunge a toccarci, a scuoterci, a modellarci interiormente; è un cammino di discernimento in comune di una assemblea radicata nell’eucaristia che prende coscienza di sé e si mette in strada insieme. È fondamentalmente chiamata alla conversione per elaborare e produrre una comunione missionaria al servizio del mondo.
Le cinque delegate della UISG dell'Unione Internazionale delle Superiore Generali (UISG) intraprenderanno, con tutti gli altri partecipanti al sinodo, un cammino che mira a “dare energia alla vita e alla missione evangelizzatrice della Chiesa”. L'Instrumentum Laboris servirà come itinerario per un profondo discernimento personale e collettivo.

Le schede di lavoro proposte, infatti, sono molto utili per un discernimento nello spirito, in quanto offrono “una traccia per la preghiera e la riflessione personale in preparazione allo scambio in gruppo o in plenaria  e si focalizzano sulle tre tematiche fondamentali: Comunione che si irradia – “come essere più pienamente segno e strumento di unione con dio e di unità del genere umano?”; Corresponsabili nella missione. - Come condividere doni e compiti a servizio del Vangelo?” ; Partecipazione, compiti di responsabilità e autorità. - Quali processi, strutture e istituzioni in una Chiesa sinodale missionaria?”
Il documento verrà letto attentamente da ogni suora che sarà presente al Sinodo e poi condiviso insieme come gruppo con il metodo della conversazione spirituale. Attraverso la preghiera e la riflessione personale e di gruppo, sarà possibile discernere insieme come e dove lo Spirito sta chiamando la Chiesa nella realtà di oggi.


L'UISG (organizzazione mondiale di quasi 2.000 leader di congregazioni religiose femminili) intende presentare il documento ai suoi membri nei prossimi giorni attraverso un webinar online con traduzione in più lingue. 
Cercheremo inoltre, di coinvolgere le religiose di tutto il mondo, le loro collaboratrici e coloro tra i quali vivono, invitandole ad iniziare un processo di riflessione e discernimento in modo che anche loro possano offrire spunti e riflessioni da diversi contesti e culture. Condivideremo alcune delle domande indicate nelle schede per accogliere la sapienza delle altre sorelle e offrirla alle partecipanti quale contributo.
Per la UISG questo è l'inizio di un lungo processo – un lungo cammino di cambiamento e trasformazione in cui ci sentiamo chiamate ad impegnarci. Sappiamo per esperienza vissuta che la sinodalità non è solo una teologia, ma è anche una pratica spirituale, è un modus vivendi et operandi che va coltivato e vissuto.


Sia a livello personale che comunitario, la sinodalità ci chiama a una dinamica di sequela e di testimonianza del Signore che è in mezzo a noi e ci sta invitando ad imparare come dobbiamo camminare insieme e con tutta la Chiesa in un modo nuovo. Siamo aperte all’inedito di Dio. Papa Francesco ci ha ricordato che la sinodalità «non è un capitolo di un manuale ecclesiastico, tanto meno una moda o uno slogan da sbandierare nei nostri incontri. La sinodalità è espressione della natura della Chiesa, della sua forma, del suo stile e della sua missione”. Dice ancora che “Non dobbiamo fare un sinodo, ma essere sinodo”.
Come suore che svolgono servizi di governo delle congregazioni religiose femminili, ci sentiamo chiamate a sviluppare un modo di vivere e di governare che si manifesti e sia segnato dai tre pilastri interconnessi della Chiesa sinodale: La comunione; La corresponsabili nella missione; La partecipazione, compiti di responsabilità e autorità.
Studieremo come il documento ci chiama a vivere questi tre elementi chiave promuovendo una formazione permanente sulla sinodalità, finalizzata ad approfondire gli spunti che le schede offrono. Essi sono molto utili perché sviluppano questi elementi fondamentali toccando diverse e importanti prospettive (teologica, pastorale, canonica..).

 

Sarà importante, per noi, promuovere uno stile di governo che sviluppi strutture e processi partecipativi in cui i membri possano discernere insieme una nuova visione per la Chiesa e per la missione di ogni singola Congregazione. L'Instumentum Laboris, molto ricco e articolato, per la varietà di quanto raccolto dalla consultazione,  ci offre uno mezzo chiaro ed efficace per invitare tutti i membri ad abbracciare un processo di rinnovamento e trasformazione che tutti auspichiamo per il bene del Missio Dei.


Sr Nadia Coppa, ASC, Presidente UISG

 

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