26/01/2023

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Siamo Tutte Missionarie!

Siamo Tutte Missionarie!

 

Presentazione del Libro su Fortunata Bakhita Quascé e del numero di Donne Chiesa Mondo dedicato alle donne missionarie.

 

Le Suore Missionarie Comboniane e Donne Chiesa Mondo (mensile dell’Osservatore Romano) hanno presentato un libro dal titolo “Fortunata Bakhita Quascé, una donna libera contro la schiavitù”, scritto da Maria Tatsos. Suor Fortunata, laica dapprima e religiosa di Comboni dopo, è nata, e morta a soli 55 anni, nel XIX secolo.


Perché riscoprire oggi questa figura? Un modo per celebrare i primi 150 anni della Fondazione dell’Istituto delle Suore Missionarie Pie Madri della Nigrizia, meglio conosciute come ‘le comboniane’. 


Una seconda ragione è il numero di febbraio di Donne Chiesa Mondo dedicato alle missionarie, ricordando anche la sorella comboniana uccisa barbaramente in Mozambico, Sr Maria De Coppi.

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Fortunata era una schiava, nata in Sudan, poi riscattata: incontrando Comboni scopre la sua vocazione educativa. Fortunata è maestra e educatrice di bambine riscattate dalla schiavitù come lei.


Fortunata, donna colta e preparata, non ha lasciato nulla di scritto, solo una lettera a Comboni. Nonostante le vessazioni subite e due esperienze di schiavitù, non ha riportato nulla della sua vita, come era frequente per le donne in quel tempo.


Nel libro emerge chiaramente la dedizione con la quale svolgeva questa missione di insegnare e di educare: missione che non si può non inquadrare all’interno della sua esperienza di donna schiava e riscattata. 

 

I missionari e missionarie hanno liberato tante ragazze dalla schiavitù: ‘l’avorio nero’ da esportare in Egitto e in altri paesi limitrofi.

La Superiora Generale della Suore Missionarie Comboniane, Sr Anne Marie Quigg, dice: “Papa Francesco tra pochi giorni si recherà in Sud Sudan: terra cara a noi comboniane, dove ha preso vita il carisma che Dio ha suscitato a Comboni. Un carisma che è un impegno a far presente l’amore di Dio in un territorio ferito dalla schiavitù e dalla colonizzazione, caratterizzato dallo sfruttamento delle risorse. Comboni in Africa riconosce fortemente il ruolo della donna, in particolare quella africana.


Grazie a Donne Chiesa Mondo per questo numero dedicato alla vita missionaria, testimoni del Risorto. Fin dai tempi di Gesù le donne hanno seguito il Maestro con coraggio, e grazie all’amore per Lui sono state capaci di superare confini geografici e culturali. Talvolta a prezzo della propria vita.


Ringrazio anche Sr Gabriella Bottani, comboniana, che si è sentita ispirata da Fortunata per il suo incessante impegno contro la Tratta di persone, in particolare nel progetto Talitha Kum della UISG.


Fortunata ha dato respiro al carisma missionario combioniano realizzando il piano e il sogno di Comboni.

La sfida della missione oggi ha un volto femminile, che non è solo delle donne, ma di tutti: prendersi cura della relazione per far rinascere il Vangelo dentro ognuno di noi, con la fiducia nello Spirito che soffia dove vuole e fa fiorire i semi nelle persone come vuole. Le missionarie non creano qualcosa di nuovo ma fanno risorgere ciò che già esiste.


Questo libro ci aiuta a riconciliarci con la storia e la memoria; sapere che ci sono donne alle nostre spalle che hanno avuto coraggio di riscattare la propria vita, come Fortunata e tante altre.


L’autrice, Maria Tatsos, presente all’incontro dice: 
“Fortunata può sembrare un’eroina da romanzo con tutto ciò che ha vissuto. Abbiamo cercato di essere fedeli alla storia e non romanzarla troppo. L’unica libertà letteraria è la figura di Maria Amina che, pur non esistendo, rappresenta tutte le studentesse di Fortunata. Immaginate quante bambine sono passate dalle sue mani in 30 anni di insegnamento!”


E’ una piccola storia quella di Fortunata, con poche fonti, ma emblematica per affrontare grandissimi temi della storia del cristianesimo in generale e della vita missionaria, come il colonialismo, la relazione con altre religioni, le relazioni interculturali, il ruolo delle donne nell’educazione.


“Con la sua risposta positiva all’appello del fondatore, anche lei precorre i tempi. È una donna determinata e piena di coraggio, consapevole che nella terra dei suoi avi la attendono mille difficoltà. Fortunata è una compagna di cammino per tutte le Suore Missionarie Comboniane che hanno lottato contro la schiavitù e che oggi lavorano contro la tratta di persone. Dopo l’abolizione della schiavitù, l’impegno dell’evangelizzazione è sempre stato unito a quello per lo sviluppo umano integrale, con particolare attenzione all’empowerment della donne.” Scrive Sr Gabriella Bottani nella postfazione.


Forse Fortunata non è un’ispirazione solo per le comboniane ma per tutte le donne che, grazie all’educazione, possono diventare donne libere e leader del proprio presente e futuro.

 

Ufficio Comunicazione UISG

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