04/12/2023

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Sisters Comunicate: Sulla comunicazione nella vita religiosa

Sisters Communicate: Sulla comunicazione nella vita religiosa

 

“La cultura digitale, quindi, non è tanto un’area distinta della missione, quanto una dimensione cruciale della testimonianza della Chiesa nella cultura contemporanea. Per questo riveste un significato particolare in una Chiesa sinodale.”

Relazione di sintesi della prima sessione del Sinodo sulla Sinodalità, capitolo 17 su Missionari nell’ambiente digitale

 

Negli ultimi anni, l’interesse per la voce delle religiose è andato aumentando, così come l’investimento delle stesse congregazioni religiose femminili nella comunicazione interna ed esterna. Oggi la vita religiosa è più consapevole di quanto la comunicazione digitale sia una missione in sé, e che fare missione implica anche saperla comunicare bene e nei luoghi appropriati. Ogni missione o progetto richiede una dimensione comunicativa da curare; comunicare è una competenza trasversale che va tenuta in considerazione e inserita nei percorsi formativi.

 

Nella grande rivoluzione comunicativa del Vaticano che ha portato alla costituzione del Dicastero più grande della Curia romana, il Dicastero per la comunicazione, abbiamo riscontrato un maggiore spazio dedicato all’esperienza missionaria e alle voci delle religiose nel mondo.

 

Possiamo dire che oggi le religiose sono più visibili nell’arena pubblica della stampa cattolica (c’è ancora molto lavoro da fare per quella laica), e sono sempre più numerose le suore che scrivono in prima persona, passando da essere ‘oggetti’ dell’informazione, a protagoniste della propria parola e immagine pubblica.

 

Conseguenza e causa di questo fenomeno è il grande investimento nella formazione di religiose ‘giornaliste e comunicatrici’, capaci di gestire la complessità comunicativa, dalla creazione di contenuti alla gestione multicanale della comunicazione. Formazione a livello universitario o promossa da organizzazioni la cui missione è proprio quella della comunicazione nella Chiesa e nella vita religiosa.

 

L’Ufficio comunicazione della UISG, ad oggi l’organizzazione rappresentativa delle religiose cattoliche del mondo, è nato nel 2015. Da quel momento si è cercato in tutti i modi di ritagliare uno spazio specifico per la comunicazione della vita religiosa femminile, come uno specifico nel grande bacino della comunicazione istituzionale della Chiesa cattolica, e una voce specifica del mondo femminile, dentro l’ambito della vita consacrata.

 

Questa pubblicazione è uno dei frutti di questo cammino. La ricerca sulla realtà della comunicazione nella vita religiosa femminile vuole raccontare questa specificità e offrire una fotografia realistica delle risorse e delle criticità di cui è portatrice. Consapevoli del ruolo che i dati e la loro interpretazione rappresentano per la società dell’informazione e della comunicazione digitale nella quale viviamo, abbiamo scelto di raccogliere, in queste pagine, i risultati dei questionari inviati agli uffici comunicazione della Congregazioni religiose femminili, membri della UISG e provare a leggerli e ipotizzare cammini futuri per migliorare la qualità della comunicazione della vita religiosa femminile.

 

Si desidera anche generare un cambiamento, una conversione: guardare con occhi nuovi e non pregiudiziali un mondo di possibilità per l’evangelizzazione.

09/12/2023

sr.patrizia pasini

Ho letto il documento Grazie, Da alcuni anni il mio servizio di counseling lo svolgo in molta parte attraverso la rete in quanto molte persone che seguo sono lontane da dove risiedo. Le persone che seguo sono persone povere che spesso vivono sulla strada in una grande solitudine, rifugiati che non trovano inserimento e quindi cadono nella sfiducia di sé e degli altri. Persone agli arresti domiciliari, persone uscite dal carcere che vivono in solitudine e paure. Persone tossicodipendenti con le grandi angoscie degli alti e bassi. Vorrei dire che il mio ministero di ascolto richiede molto tempo, molta pazienza ma è veramente un annuncio silenzioso di buona notizia anche senza nominare Dio o la morale. Anche al telefono si può accogliere, ascoltare, stimolare alla scoperta del meglio di ogni persona . Grazie per aprire anche queste nuove modalità di servizio, la vita consacrata è ancora indietro e ha bisogno di essere stimolata. sr.patrizia pasini

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