09/10/2023

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Per una piena partecipazione della vita religiosa nei social

Per una piena partecipazione della vita religiosa nei social

 

Oltre duecento comunicatrici e comunicatori della vita religiosa si sono riuniti online i giorni 5 e 6 ottobre per l’evento UISG "Verso una piena presenza: Riflessione pastorale sul coinvolgimento con i social media", organizzato in vista del Primo Incontro Internazionale della Comunicazione per la Vita Religiosa per approfondire il documento pastorale pubblicato dal Dicastero della Comunicazione il 28 maggio di quest’anno.


Presentatrici dell’evento, Patrizia Morgante, Responsabile del progetto UISG Comunicare la Vita Religiosa e Sr. Paola Fosson, fsp, responsabile comunicazione dell’USMI.


Sr.  Paola, dando il benvenuto ai partecipanti e presentando i due relatori delle giornate, ha affermato che “noi siamo pietre vive di una Chiesa viva” e che “i social network devono essere visti come persone con cui connettersi, da incontrare."


Mons. Lucio Adrian Ruiz, segretario del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede e relatore della prima giornata dell’evento, ha approfondito il concetto di cultura come realtà digitale e non come strumento tecnologico. Ha sottolineato il monsignore che “uno strumento si usa, la cultura invece si vive e si condivide.”


Ascoltando le parole di Papa Francesco in materia di comunicazione, ci si rende infatti conto che l’esortazione è ad integrare il messaggio alla luce della cultura che si vive, del momento storico attraversato perché siamo tutti “padri e figli  e figlie di una cultura”.
E allora, come possiamo sentirci missionarie e missionari?

La comunicazione non è tecnica; è un incontro pastorale con tutti e ovunque nel mondo.

La radice, spiega il monsignore, è nell’amore perché “l’origine è nel mandato, nello Spirito […] e noi consacrati e consacrate abbiamo visto e sentito il Signore, ne abbiamo fatto esperienza” e questo, non possiamo che raccontarlo usando gli strumenti che grazie allo sviluppo tecnologico abbiamo a nostra disposizione.


"La comunicazione parla di annuncio. L'annuncio ci convoca tutti e sempre. La comunicazione non è tecnica; è un incontro pastorale con tutti e ovunque nel mondo", ha detto il segretario del dicastero, sottolineando che la prospettiva e l'obiettivo della comunicazione della Chiesa attraverso i social media è evangelizzare diventando missionari digitali.


Relatrice della seconda giornata è stata Sr. Rose Pacatte, fsp, rinomata esperta di educazione e alfabetizzazione ai media, critica cinematografica e scrittrice, che ha proposto interessanti casi studio sul tema della comunicazione sia della Chiesa che della comunicazione business mettendole a confronto e connettendo l’ambito dei social media a quello dell’intelligenza artificiale.


Riprendendo una parte del documento, quello in cui si esplicita che l’obiettivo della comunicazione evangelizzante, non è quello di creare e condividere contenuti ma quello di ascoltarci, come cristiani, spiritualmente e reciprocamente, Sr. Rose ha affermato che “il ruolo dei social media è sia personale che sociale” e che tutte le forme e gli strumenti della comunicazione della Chiesa sono rivolte all’ amicizia ed alla pace per questo bisogna prendersene cura e discernere. 


In entrambi gli incontri, grazie ai gruppi linguistici, i partecipanti hanno potuto discutere e riflettere insieme sul documento di riflessione pastorale sull'interazione con i social media.

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