05/05/2024

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Dire al nostro mondo che ciò che sembra impossibile è possibile

Dire al nostro mondo che ciò che sembra impossibile è possibile

 

Intervista a Sr Rosa Masferrer Felip, Superiora generale delle Religiose di San José de Gerona, durante l'incontro congiunto UISG-USG (22-24 novembre 2023).

 

La speranza che ho percepito in questi giorni di incontro riguardo al Sinodo è il desiderio che questo Sinodo possa essere realmente vissuto nella Chiesa e in ciascuna delle nostre comunità e delle nostre congregazioni.


Un'altra speranza è che lo Spirito Santo vada avanti; è lui che ha il progetto per la sua Chiesa e per i credenti, e noi siamo i viaggiatori, coloro che rendono possibile questo progetto dello Spirito, se rimaniamo aperti.


Per me, essere un “Profeta della Speranza” è una risposta a una preoccupazione personale che ho da molto tempo, perché ci si chiede cosa sia essere un profeta, cosa sia essere un profeta nel nostro mondo, e da un po' di tempo sto trovando una risposta adeguata.
Sto guidando l'animazione delle mie compagne e delle mie sorelle nella congregazione e sto arrivando alla conclusione che si tratta davvero di essere un profeta o di vivere la profezia, cioè di dire a noi stessi e al nostro mondo che ciò che sembra impossibile è possibile. 

Il grande desiderio che trovo, che è latente e che sta emergendo in modo molto forte, è questa collaborazione intercongregazionale.
Prima di tutto, dobbiamo essere molto attenti a questi incontri per renderci conto di come ognuno esprime i propri bisogni o la propria situazione nelle comunità nelle missioni. Ci sono molti modi di collaborare attraverso la partecipazione. Questo primo sforzo di uscire dalle nostre case, di incontrarci e di parlare della nostra esperienza, è una prima forma di collaborazione. 


Nella mia congregazione abbiamo pochissima esperienza ma, anche se non abbiamo esperienza diretta con le congregazioni bensì con altre organizzazioni, si tratta di mettere in comune i nostri doni, di mettere in comune il nostro obiettivo - nel nostro caso i malati e le persone vulnerabili - e di condividere ciò che ognuno di noi ha da offrire come proprio contributo affinché un lavoro possa andare avanti.


Siamo nel campo della salute col sogno di sradicare l'AIDS in Africa, nei luoghi in cui siamo presenti; ho fiducia nel fatto che siamo capaci di lavorare in questo modo e spero di contribuire a queste attività comuni che ci fanno vivere come fratelli e che ci fanno essere una profezia nel mondo.

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